Le Macchine e gli Dei

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01/01 - 31/12/2011
Musei Capitolini Centrale Montemartini

Situata lungo la via Ostiense, sulla riva sinistra del Tevere e di fronte agli ex Mercati generali, la Centrale Montemartini è uno straordinario esempio di riconversione in sede museale di un edificio di archeologia industriale.

Inquadramento storico e topografico
Inaugurato nel 1912, l’impianto venne intitolata già dall'anno successivo alla memoria dell'Assessore al Tecnologico, Giovanni Montemartini. L'area prescelta era vicina al fiume, per una disponibilità continua d'acqua, e fuori della cinta daziale, non soggetta quindi ad imposte sul combustibile. I modernissimi macchinari produttivi (gruppi di motori diesel e un turbo-alternatore a vapore) furono forniti dalla ditta Tosi; all'inizio sviluppavano una potenza di 7.000 kW, elevata, nel 1924, a 16.000, grazie all'aggiunta di turbine a vapore. Dopo mezzo secolo di attività l'impianto divenne obsoleto, e la produzione di energia elettrica fu definitivamente interrotta nel 1963. Seguirono più di vent'anni di decadenza degli immobili, fino alla sua ristrutturazione durante gli anni ’80. Con la ristrutturazione di alcune sale dei Musei capitolini, nel 1997 centinaia di sculture furono trasferite in alcuni ambienti dell'ex centrale elettrica Montemartini, in cui fu allestita una mostra. La sistemazione era stata inizialmente concepita come temporanea, in attesa della fine dei lavori al Campidoglio: tuttavia quando nel 2005 gli ambienti originari tornarono disponibili, si decise di riportare ai Capitolini solo una parte delle sculture, e la Centrale divenne sede museale permanente. La maggior parte dei reperti sono costituiti da pezzi di acquisizione relativamente recente, provenendo dagli scavi eseguiti a Roma tra la fine dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento.
Nel museo sono ricostruiti i complessi monumentali antichi ripercorrendo lo sviluppo della città dall'età repubblicana fino a quella tardo imperiale, con l’esposizione, particolarmente significativa, di capolavori spesso quasi sconosciuti al grosso pubblico, come nel caso del grandissimo mosaico con scene di caccia proveniente da S. Bibiana. I grandiosi ambienti della Centrale ed in particolare la Sala Macchine con i suoi preziosi arredi in stile Liberty, conservano inalterati turbine, motori Diesel e la colossale caldaia a vapore. In questo scenario affascinante e suggestivo, i marmi antichi risplendono per il loro trasparente nitore e per la raffinatezza di intaglio. L'ordinamento espositivo mette in forte rilievo l'area di ritrovamento dei reperti in mostra, e si articola in tre tematiche principali:
• Roma repubblicana (la sfera religiosa e funeraria, l'introduzione del lusso nella sfera privata, la ritrattistica), nella Sala Colonne;
• Il centro monumentale di Roma (area del Circo Flaminio, Tempio di Apollo Sosiano, Campidoglio, Area sacra di Largo Argentina, Teatro di Pompeo) nella Sala Macchine;
• I giardini, le residenza imperiali e le domus (gli horti dell’Esquilino, Horti Sallustiani, la zona di Porta Maggiore, il mosaico di S. Bibiana) nella Sala Caldaie

Introduzione al sito oggetto della visita
Per illustrare le opere esposte nella Centrale Montemartini bisogna partire dai lavori edilizi effettuati a Roma dopo il 1870, quando interi quartieri vennero costruiti per ospitare una nuova classe, quella dei ministeriali, affluita a Roma per occuparsi dell’amministrazione dello stato italiano (Roma è la nuova capitale del Regno d’Italia)
Il paesaggio urbano della Roma dei papi si trasforma in maniera radicale, scompaiono le ville e i giardini che avevano caratterizzato alcune aree della città (Quirinale e Esquilino in particolare) e contemporaneamente le evidenze archeologiche, messe in luce dai nuovi scavi, vengono distrutte per far posto ai nuovi quartieri residenziali (rimangono le relazioni di scavo degli archeologi dell’epoca).
Ma se da un lato si rimpiange la scomparsa della vecchia città, dall’altro i lavori edili portarono al ritrovamento di una enorme quantità di materiale archeologico (1824 iscrizioni, 18 sarcofagi in marmo, 192 statue in marmo, 405 opere in bronzo, 157 capitelli in marmo e altro).
Parte di questo materiale è esposto attualmente nelle sale della Centrale Montemartini, attraverso un percorso cronologico che illustra le varie fasi della città di Roma, da quelle più antiche fino all’età imperiale.

Sintesi della visita
a) storia delle collezioni capitoline del Museo
b) visita delle sale

Informazioni

Luogo Musei Capitolini Centrale Montemartini
Biglietto iniziativa

Gratuito

Informazioni

Info e prenotazioni allo 06 06 08
tutti i giorni dalle 9.00 alle 21.00

Giorni di chiusura
Lun
Bibliography

M. Bartoletti, M. Cima, E. Talamo, Sculture di Roma antica, Roma 1999
M. Bartoletti, M. Cima, E. Talamo, Centrale Montemartini: Musei Capitolini, Roma 2006

Durata
2 ore
Tipo
Visita didattica
Prenotazione obbligatoria: Sì

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